Anche quest’anno, come adeguata preparazione degli studenti alla tradizionale celebrazione del 4 Novembre, è continuato il percorso della Scuola per ricercare e costruire, assieme ad essi, il patrimonio culturale della memoria storica relativamente alla Prima guerra mondiale, e allo stesso tempo, per diffondere la cultura della pace. Per poter comprendere la storia fino in fondo, infatti, bisogna avere la capacità di immedesimarsi: il passato non è una terra straniera, ma ci riguarda, e la scuola può fare molto in difesa di democrazia, legalità e cittadinanza consapevole. Non si tratta, quindi, solo di ricordare una data, ma di fare memoria per rinsaldare relazioni e ricostruire i fondamenti del nostro vivere insieme, perché il sacrificio dei soldati italiani non sia stato inutile. Non si può dimenticare, infatti, che la grande guerra è stata una gigantesca feroce tempesta d’acciaio che ha sconquassato tutta l’Europa. Una guerra di macchine, uomini, industrie. Un evento che cent’anni dopo è ancora difficile capire nella sua interezza, eppure così enorme da lasciare tracce incancellabili.
Ricordare quella tragedia perché non si ripeta più, è fondamentale nei confronti delle giovani generazioni. Anche il 4 novembre di quest’anno pertanto non deve essere una celebrazione ma una commemorazione.